Esistono, lo sappiamo, vari tipi di merde. Quelle utili, quelle inutili e dannose, quelle insignificanti e quelle metaforiche.
- Merde utili (generate da erbivori in generale) Una benedizione per milioni di contadini di tutto il mondo e per molti Paesi dove essiccata è l’unica fonte di energia usata per cucinare.
- Merde inutili e dannose (generate da topi, gatti, esseri umani e tutti gli esseri viventi carnivori e onnivori) Portatrici di malattie e puzze insopportabili.
- Merde insignificanti. (generate da insetti, ecc..) Insignificanti, in apparenza. Su questi tipi di merde si potrebbe scrivere più di un libro. La si potrebbe meglio analizzare, pesare, sniffare ed addirittura impastare per riutilizzarla come fonte di salute e nutrimento (alcuni animali lo fanno).
“Nel Seicento nacque una vera e propria medicina escremenziale, che vedeva gli escrementi in una luce tanto positiva da usarli come veicolo di guarigione, arrivando addirittura a pozioni a base di feci, usate fino all’Ottocento nella medicina popolare”. Stefano Cagliano - L’impronunciabile bisogno.
- Merde metaforiche (generate in esclusiva dalla razza umana) La più sgradita, insidiosa, pericolosa, invadente e ripugnante merda di tutti i tempi. Una merda che si è insinuata ormai prepotentemente nella nostra esistenza. Non emana odori e vive costantemente vicino ad ognuno di noi; per strada, al lavoro, nei negozi, negli ospedali e talvolta perfino in casa.
Una merda simbolica che non ha forma, colore, odore. Non ha peso né dimensione. Una merda che tutti mangiamo, da piccoli come da grandi, da ricchi come da poveri, da diavoli e da santi.
Ebbene ho mangiato quest’ultimo tipo di merda quasi tutta la vita, fino a diventarne tutt’uno. Un unico composto di merda meglio conosciuto come stronzo(*).
- Ero stronzo da ragazzo, perché mi disinteressavo completamente dei problemi del mondo e del prossimo. Se io stavo bene tutto il mondo stava bene o perlomeno questo volevo pensare.
- Sono rimasto stronzo da adulto, perché quando ho preso coscienza dell’esistenza del resto del mondo ho incominciato, per quieto vivere, per circostanze, per convenienza, per impotenza, per ignoranza, per unanimità, per umiltà, per convinzione, per fede, per speranza, per opportunità, per solidarietà, a mangiarne sempre di più.
Oggi, sono ancora, purtroppo, uno stronzo perché seppur mi sono liberato - quasi del tutto - delle due condizioni sopra descritte, vivo ancora di illusioni.
Tutti sanno perfettamente com’è fatta una merda e com’è facile diventarci, ben pochi invece sanno com’è fatto un essere umano e come è difficile restarci.
Nella mia vita ho visto molte persone costrette a mangiare merda. Alcune con le lacrime agli occhi e altre con un celato macchiavellico sorriso sulle labbra. Questione di gusti direte voi. Forse, ma chi sorride mangiando merda sa bene che, prima o poi, toccherà anche a lui far mangiare merda agli altri e questo in certi ambienti è la più grossa soddisfazione che si possa provare. Far mangiare merda al prossimo, chiunque esso sia, provoca uno stato di euforia che non ha uguali come soddisfazione.
E tu che stronzo sei?
(*)Stronzo , rifiuto umano, disiguale. Fonte di rabbia e di cattivi pensieri, di insoddisfazione e delusione, di inutili esperienze e di continuità.
Natalino Balasso - Balasso e l'aldilà
Balasso e i suoi contatti con l'aldilà.
Canale: Telebalasso
Free AI Website Maker