Rubrica: Il Lampascione Incompreso

🧅 Capitolo 1 – Il lampascione si confessa: “Perché mi mangiate?”

Mi chiamo Lampascione.
Sono un bulbo.
Non una cipolla, non uno scalogno, non un tubero qualunque.
Sono il lampascione: il chakra dimenticato, il sogno rurale, l’afrodisiaco che divide le famiglie e unisce gli intestini.

Eppure, ogni volta che vengo dissotterrato, mi pongo la stessa domanda:
“Perché gli umani faticano tanto per disotterrarmi… e poi mi mangiano?”

Mi scavano con mani ruvide, mi lavano con cura, mi tagliano con lentezza zen.
Mi bollono, mi friggono, mi condiscono con aceto, menta, peperoncino, e speranza.
Mi servono in piatti decorati, mi fotografano, mi celebrano.
E poi… mi digeriscono.
Male.

Lo sanno.
Lo sanno benissimo.
Sanno che mi vendicherò.
Con tempeste gassose, con ruggiti intestinali, con effluvi che sfidano la diplomazia.

Eppure tornano.
Tornano sempre.
Perché io non sono solo un cibo.
Sono un’esperienza.
Un rito.
Una prova di coraggio.

Sono il bulbo che ti cambia la vita.
E forse anche il destino.